La discesa per la strada dei musicisti verso Galata è piacevole o perché qualcuno prova uno strumento da comprare e allora si sentono i ritmi di tamburi o le corde di un liuto turco, o per i banchetti di frutta multicolore in fondo alla via, vivaci, freschi e invitanti. Prima di lasciare la Galip Dede Caddesi, è bene fermarsi qualche minuto per bere un succo misto (karıscık) d’arancia e melograno appena spremuti. A questo punto, invece di cedere alla tentazione di raggiungere subito la Torre di Galata, è davvero consigliabile andare alla scoperta della Serdarı Ekrem Sokak, la prima traversa a destra dell’incrocio. In questa che apparentemente è una strada come tante altre, dopo aver percorso pochi metri, si comincia a cogliere un’atmosfera speciale. Qui, infatti, stanno scegliendo di stabilirsi tanti creativi di Istanbul che hanno apprezzato l’anima un po’ appartata di questo luogo nonostante la vitalizzante e benefica vicinanza alla Torre. Il carattere ibrido e le energie di molti giovani talenti che qui continuano ad aprire studi, atelier, gallerie, fanno di Serdarı Ekrem Sokak un vivaio della città soprattutto relativamente al design e alla moda. Lunapark (17/b) è uno studio di progettazione di design rivolto soprattutto agli addetti ai lavori. Decisamente più accattivante per chi si trova a passare è invece il Building, riuscito incrocio tra una galleria d’arte, un bar-ristorante e un fashion-store.
Le esposizioni proposte sono interessanti, soprattutto quelle fotografiche. Nei grandi tavoli centrali è possibile mangiare, bere, lavorare al computer e la scelta di cocktail è ampia. In fondo al locale si apre una sezione dedicata alla moda: dodici stand, ognuno di un giovane fashion designer turco oltre a un’esposizione di stravaganti scarpe di Zeynep Duyğulu e una proposta di singolari collari in cuoio per cani e gatti straviziati.
Serdarı Ekrem Sokak, per ciò che concerne la moda, si sta configurando deliberatamente come luogo contrapposto a Nişantaşı, il distretto di Istanbul delle grandi firme internazionali.
In quest’angolo nascosto all’ombra propiziatoria della Torre di Galata, hanno infatti deciso di aprire i loro negozi giovani ma già apprezzate stiliste turche come Bahar Korçan e Simay Bülbül ( le creazioni di quest’ultima nascono da originali mescolanze di sete e leggeri trafori di cuoio).
Ma Serdarı Ekrem Sokak mantiene ancora un’identità sospesa tra un futuro promettente e l’anonimato di un passato che non è del tutto alle spalle, così accanto ai nuovi moderni locali, curatissimi nei dettagli, resiste ancora la bottega di qualche artigiano che lavora il rame o intaglia il legno e molti bei palazzi antichi attendono di essere ristrutturati. Qui si incontrano il laboratorio di ceramiche di Sadullah Çekmece dove si reinventano i tradizionali motivi di Iznik e Kütahya ed accanto il negozio di mobili vintage Stok 60/70. Proseguendo oltre si raggiunge la suggestiva Chiesa ottocentesca di Crimea e proprio davanti, dall’altra parte della strada, si trova la piccola deliziosa liuteria di Şeyda Hacızade, con corolle di ortensie secche che pendono dai vetri, una maschera veneziana alla parete e altri souvenirs d’Italie ( Şeyda ha studiato scenografia a Venezia e parla perfettamente italiano). Rifacendo il percorso a ritroso in direzione della Torre ci si può fermare a prendere un tè da Mavra, caffè che offre un’ atmosfera avvolgente, buona musica e vari gadget fumettistici da acquistare.
Raggiunta e ammirata la Torre di Galata, a destra nella piccola Kule Çıkmazı Sok. da Hammam si possono trovare degli ottimi teli da bagno in cotone, lino e bambù, ciotole di rame e saponi naturali ad ottimi prezzi. Attorniando la Torre scendendo per la Kuledibi Camekan Sok. vari negozietti possono incuriosire, ma l’unico in cui valga la pena di fare acquisti è Lalay che offre una buona scelta di biancheria per la casa rigorosamente made in Turkey. A questo punto ci si è meritati un aperitivo (analcolico!) sulla terrazza di Konak, con vista mozzafiato su Bosforo, Isole dei Principi, Corno d’oro e naturalmente sulla Torre di Galata corteggiata come sempre, al tramonto, dai voli incrociati dei gabbiani.
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Ho gia scoperto questa pagina,grazie Giovanna :)
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